In principio era stata Nikon, che a fine 2007 aveva fatto uscire la sua D3 e poi in rapida successione la D700, prime reflex digitali con sensore "full format", quello equiparabile al fotogramma della pellicola 135.
Poi, recentissimamente, è arrivata Sony con la a900 (si legge alpha), una macchina poco innovativa, un po' castrata dal punto di vista delle funzionalità rispetto alle ammiraglie Nikon. Non ha infatti, a quel che si legge in giro, un sistema di messa a fuoco mirabolante, una raffica spettacolare, un sensore con alti ISO pulitissimi (neanche rispetto alla MkIII di pari o quasi risoluzione) o le migliorie incredibili che ci si potrebbe aspettare da un colosso come Sony. Ma è pur sempre la prima reflex professionale dei giapponesi, ha una risoluzione altissima, e 24mpx che a tanti "geek" sembrano interessare più della velocità operativa e della pulizia d'immagine.
Ora poi toccherà a quei volponi della Canon, che a giorni usciranno con la attesissima sostituta della 5D, la prima macchina a dare la possibilità anche ai fotoamatori facoltosi di avvicinarsi al pieno formato digitale. E si sprecano le invenzioni per prevedere cosa avrà di nuovo questa macchina. C'è chi, come il grande "Fake" Chuck Westfall (?) - Ya better recognize, sostiene addirittura che sarà una reflex in grado di utilizzare sensibilità differenti in diverse zone del sensore. E porta ad esempio una foto abbastanza ridicola. Nel frattempo i rossi lasciano molto all'immaginazione: e alla Luna.
Prossimamente qualche considerazione su tutte queste uscite, e sulle loro caratteristiche rapportate a un utente "normale".