mercoledì 23 aprile 2008

una serie di tutorial sul fotoritocco

Caspita, qualche problemino logistico mi ha impedito di scrivere sul blog. Mi scuso con i miei lettori, che vedo comunque mi aspettavano.



Quello che voglio fare oggi è una semplicissima segnalazione forse poco reperibile in altri siti di fotografia: l'ho trovata tempo fa quasi per caso e mi sono detto "Toh, che bel modo di insegnare photoshop!". Ora la condivido con voi.

Ecco il link ai tutorial di RadiantVista, tutorial veramente ottimi per imparare le basi del fotoritocco, e soprattutto quelle riguardanti la fotografia di paesaggio, senza però cadere nei semplicismi. Vi segnalo in particolare QUESTO, che vi darà una bella infarinatura sulle maschere di livello e su tante altre piccole cose.
Guardateli e riguardateli, meritano davvero.

giovedì 17 aprile 2008

Ps sempre a portata di mano

Ne parleremo magari più avanti, dei vari programmi di fotoritocco disponibili sul mercato, ma volevo cominciare con una piccola cosa che vi permetterà di giocare con il più famoso tra essi senza spendere un centesimo.
Si tratta della versione online (ancora alla distribuzione beta, per i tester) di Adobe Photoshop, il programma per la fotografia digitale più famoso al mondo. Su questo sito potrete sbizzarrirvi con alcuni dei comandi più semplici di Ps, e avrete la possibilità di modificare le vostre foto anche in vacanza, quando non avete a portata di mano il vostro computer.
E non è finita: potete anche creare un archivio di immagini, fino a 2 giga, sempre disponibile e presentato in modo "tridimensionale".

Not bad!

Capire la lunghezza focale...

Scrivendo di obiettivi, mi sono reso conto che spessissimo la lunghezza focale, una delle caratteristiche salienti di un "vetro" (modo che in molti usano per chiamare gergalmente l'obiettivo), non è ben compresa. Ed effettivamente, a prima vista, si può far fatica a comprenderla.
Ad esempio, io potrei benissimo dirvi che la lunghezza focale è la distanza tra i due punti focali dell'obiettivo, e che i punti focali sono i punti in cui i raggi provenienti da un oggetto posto all'infinito convergono. Ma, ancora, il concetto non è per nulla immediato!
Qui qualche disegno che esprime la questione graficamente.
La cosa si complica poi considerando che esistono diversi formati di pellicola e di sensore. E qui viene in aiuto un calcolatore, che permette di controllare l'equivalenza rispetto alla propria macchina fotografica.


Sempre difficile, ma ora un po' meno. No?

martedì 15 aprile 2008

Una compatta non-plus-ultra (o quasi)

Visto che trovo in giro domande che vogliono una risposta, e che anche qualche persona che conosco mi ha chiesto un parere, scrivo questo pezzetto con un paio di link.
Le domande che sento sono fatte da persone che viaggiano abbastanza spesso, ma amano fare foto di buona qualità. Persone con il palato fine, quindi, che non possono (o non vogliono) in genere portarsi dietro grosse apparecchiature.

Una risposta quasi del tutto soddisfacente è quella che vi propongo: la Canon Powershot G9.
Una macchina dalle qualità sorprendenti per quanto riguarda il suo sensore, ottima anche nelle funzionalità espresse. E il quasi riguarda solo, in parte, la manovrabilità dell'obiettivo e la prontezza, non proprio uguale a quella di una reflex. Ma più di così non è facile pretendere. Solo una cosa non la "perdono" a questa piccolina: il fatto di partire, con l'obiettivo, dai 35mm.
Ecco le parole di due fonti più accreditate di me:

Su luminous-landscape, altro sito che consiglio soprattutto per le prove pratiche e per gli ottimi insegnamenti che forniscono in merito al trattamento artigianale e alla stampa del digitale.
E su dpreview, ottimo per farsi un'idea delle immagini che la fotocamera che prendiamo in considerazione sfornerà.

lunedì 14 aprile 2008

Un coccodrillo, e qualche link sulla foto indipendente

Ogni tanto capita, un fotografo Magnum muore. Stavolta è successo a Burt Glinn, un fotoreporter di quelli di una volta: Burt Glinn. Lui è stato il primo a fotografare l'ingresso trionfale dei barbudos di Fidel Castro nell'Havana liberata dal dittatore Batista. Leggendo il link si trova questa citazione di Glinn:

"At seven in the morning I was in Havana at the airport figuring out how to find where this thing was going on," Glinn said in an interview with Magnum Photo on the agency's Web site. "You can't just get in a cab and say, 'Take me to the Revolution.'"

E fa riflettere su come siano cambiate le cose, anche nel fotogiornalismo così come nel giornalismo tout court. Spesso si dice che non ci sono più giornalisti, ed è vero. Ci sono ormai aggregatori di notizie umani. E anche i fotografi non sono più quelli di una volta, come le stagioni. Ma la professione del fotoreporter ha mantenuto un'aura di magia, di rispettabilità. Certo ci sono, oggi, fotografi che aggiungono fumo a una scena in photoshop solo per renderla più drammatica, come Adnan Haji (tanto per parlare un po' dei danni degli strumenti digitali in mani poco oneste). Ma i fotografi Magnum no! Cavoli, i fotografi Magnum sono i più tosti, i più bravi, i più seri!

Insomma, sembra che sia solo Magnum a mantenere alto il nome della fotografia di reportage, di denuncia e d'inchiesta. Chissà se è davvero così, chissà se la cooperativa di fotografi creata da Henri Cartier-Bresson insieme con Bob Capa, George Rodger e altri è rimasta un baluardo dell'informazione indipendente. Sembra che, ad esempio, di Reporters sans frontières non si possa più dire lo stesso: RSF.

venerdì 11 aprile 2008

Scegliere la macchina fotografica - II

Poniamo il caso che abbiate deciso di comprarvi una compatta. Certo, la qualità non sarò quella di una reflex, ma è piccola, tascabile. E a volte può anche non far rimpiangere le caratteristiche delle macchine ad obiettivi intercambiabili. Vediamo quando, con un esempio.


Questa macchina è una Fujifilm finepix s6500fd, una di quelle che vengono definite macchine "bridge", per la loro caratteristica di fare da ponte, appunto, tra apparecchi meno impegnativi nell'uso e macchine professionali.
Analizzandola è possibile capire perchè, in alcune occasioni, una macchina come questa può sostituire una reflex.
Innanzitutto la forma: ricorda qualcosa, vero? L'impugnatura sul lato destro garantisce una presa naturale e sicura. Poi l'obiettivo: fuoriesce dal corpo macchina, e perciò lo si può usare per sostenere con la mano sinistra l'apparecchio. Una ghiera rotante permette di selezionare con precisione la focale da utilizzare, e l'anello anteriore può essere impugnato per utilizzare la modalità di messa a fuoco manuale. Anche il range di focali (in uno zoom, l'ampiezza di campo minima e massima inquadrate) è d'aiuto: 28-300mm, e questo giova moltissimo alla versatilità, dato che è difficile che, nelle situazioni fotografiche più comuni, ci troviamo senza l'inquadratura giusta. Il flash sollevabile, poi, permette in qualche senso un'illuminazione migliore delle zone buie, e la sua efficacia come lampo di schiarita viene aumentata. La rotella di selezione, posizionata appena dietro il bottone di scatto, permette di scegliere tra le varie modalità operative fornite da una moderna reflex: A (priorità ai diaframmi), S (priorità ai tempi) ed M (tutto manuale), che possono essere usate per "dominare sulla macchina" e scegliere in libertà come una foto dovrà risultare; altre modalità, quali quelle per il paesaggio o per la macro, completano il quadro semplificando la vita. E infine, ciliegina sulla torta, una questione un po' tecnica: la presenza della modalità RAW: il RAW, "crudo, grezzo" in inglese, è il formato nativo dell'immagine, il corrispondente in digitale del negativo non trattato. Rispetto ad altri formati, come il jpeg, non è compresso, ed è un formato detto "lossless", perchè non perde informazioni in salvataggi successivi. Permette trattamenti più spinti sull'immagine, e conserva rispetto al jpeg molte più informazioni sull'immagine stessa. Avendo un RAW, quindi, sarà ad esempio più facile recuperare un'esposizione sbagliata.

Insomma, ecco completata una breve analisi di come una compatta digitale dovrebbe essere per soddisfare il fotografo smaliziato. Potete raffrontare queste caratteristiche quando vorrete scegliere la vostra futura compatta.

mercoledì 9 aprile 2008

Un incredibile software


Questo video, a dire il vero un po' vecchietto, lo porto alla vostra attenzione solo per fornirvi un'idea di quel che i programmi di fotoritocco possono fare, e soprattutto di quello che potranno fare in un futuro molto prossimo. Si tratta della presentazione di un software che Ariel Shamir ha sviluppato. Non servono molte parole, direi, ma questa idea, come altre già applicate, apre scenari non dico inquietanti ma almeno strani per il mondo dell'immagine. Si allarga sempre di più la forbice tra foto, intesa come documento, e immagine. Forse è meglio mettersi sotto e imparare ad utilizzare questi strumenti, per riconoscerne l'uso.

Sembra che questo software sarà inserito come plug-in nella prossima versione di Photoshop.


martedì 8 aprile 2008

Le dimensioni dell'immagine

Comprendere questo concetto è fondamentale per tutta una serie di motivi, e per compiere un passaggio importantissimo nel trattamento di una foto: il suo salvataggio. Conoscendo infatti la destinazione e le dimensioni fisiche che l'immagine che stiamo trattando dovrà avere, possiamo decidere come ridimensionarla e salvarla.

Partiamo con ordine: la destinazione.
In base a quel che dovremo fare con la nostra foto sceglieremo una risoluzione a cui salvarla. E che cos'è la risoluzione? La risoluzione è il numero di pixel, l'unità di misura fondamentale della foto, per pollice di una data foto. Si misura in ppi (Pixel Per Inch=pixel per pollice).
Dicevamo della destinazione. Esistono degli standard abbastanza codificati, in ambito grafico, che permettono di raggiungere un buon compromesso tra qualità dell'immagine e "peso" dell'immagine stessa. Ad esempio per un'immagine che dovrà comparire su un sito web la risoluzione consigliata è di 72 o 96 ppi, valori dati dal fatto che un monitor è in grado di supportare al massimo queste risoluzioni. Per la stampa, invece, il valore universalmente riconosciuto come valido, e ottimale per ottenere immagini su carta di qualità, è di 300 ppi.

Come giocare con questi valori?
Intanto è necessario capire cosa significa la misura dei ppi. Facciamo un esempio: immaginiamo di avere una foto che ha misure di 800x600 pixel. Questo che vorrà dire? Tutto e niente! Ma se sappiamo la destinazione della foto possiamo fare qualcosa in più. Poniamo ad esempio che la foto debba essere stampata, e che quindi la risoluzione necessaria sia di 300ppi.
Ecco la semplice operazione da compiere per capire quali saranno le massime dimensioni a cui sarà possibile stamparla senza perdite di qualità visibili:

800pixel(la misura di uno dei due lati) : 300ppi = 2,67 pollici

Sarà quindi di 2,67 pollici, circa 6,8cm sul lato più lungo visto che un pollice è pari a 2,54cm, la massima dimensione a cui sarà consigliabile stampare la foto.
Facile, no?

Calcoli simili si possono fare per comprendere come è meglio salvare la propria foto, ad esempio con la funzione "Salva per il web" di Photoshop. Ma mi sono dilungato troppo, ve ne parlerò in un prossimo post!

Come scegliere la macchina fotografica - I

Per i primi tempi di questo blog vorrei compiere un'operazione piuttosto semplice: gettare le basi per una buona conoscenza degli strumenti fotografici. Sono argomenti frivoli, sicuramente, ma tra le prime domande che un aspirante fotografo si fa, ci sono quelle sull'attrezzatura da acquistare. L'importante è che poi riesca a passare ad altro (guardate questo scherzoso articolo dell'in genere poco affidabile Ken Rockwell per capire cosa intendo).

E la prima attrezzatura da acquistare, per fare foto, è la macchina fotografica! Posto che nessuno tra i miei lettori acquisterà una macchina a pellicola, e fate male, e che nessuno tra i miei lettori comprerà una costosissima Leica M8, e probabilmente fate bene, restringiamo il campo d'azione.

La prima fondamentale scelta che dovete compiere è quella tra reflex ad obiettivi intercambiabili e compatta. La prima, come dice il nome, può montare sulla sua baionetta una serie di obiettivi diversi per molte caratteristiche, ognuno adatto ad un determinato scopo. La seconda invece ha un solo obiettivo, quello "saldato" al corpo della macchina. Sono due generi di macchina diversi, e ognuno ha i suoi vantaggi e svantaggi. Andiamo con ordine:

I vantaggi della reflex:
  • Grande qualità, dovuta all'estrema specializzazione e alla possibilità di avere obiettivi specifici
  • Rapidità di risposta ai comandi: accensione, scatto, messa a fuoco. Il "lag" di scatto, in particolare, è praticamente nullo
  • Mirino in genere migliore delle compatte: più luminoso e ampio, stancherà meno gli occhi
  • Maggiori possibilità di intervenire sui parametri di scatto; anche se alcune compatte ci si avvicinano
  • Il sensore di una reflex digitale è più grande di quello di una compatta, e questo influenza presenza di rumore e artefatti
E alcuni svantaggi:
  • Minor portabilità rispetto ad una compatta, e ciò vale ancor di più a causa dei diversi obiettivi
  • Costo maggiore rispetto a una compatta
  • Necessità di avere molti obiettivi per coprire la maggior parte delle situazioni senza sacrificare la qualità

Qualità e deficienze delle compatte sono facilmente comprensibili leggendo questa lista. Naturalmente le reflex sono lo strumento principe per il fotografo professionista, e i motivi elencati spiegano il perchè, ma ci sono occasioni in cui una buona compatta può essere insostituibile. Nei prossimi giorni parleremo n po' più nello specifico delle caratteristiche da ricercare in una macchina fotografica, e daremo qualche indicazione specifica sull'acquisto mirato alle esigenze di ognuno.

lunedì 7 aprile 2008

I forum di fotografia

Sono luoghi che progressivamente hanno tentato di sostituire il circolo fotografico tradizionale, con alterne fortune. Se andate a cercare per bene ne troverete mille e più, sia italiani che stranieri. Ma è il caso di scegliere bene il luogo dove andrete a passare il vostro tempo (attenzione, sono "addictive"!) perchè vi darà sicuramente un indirizzo nello stile, nel modo di guardare le vostre e le altrui foto, nel modo di intendere la fotografia.
Da parte mia mi sento di consigliarvi di rispolverare il vecchio, buon circolo. Specialmente se eviterete come la peste i circoli in cui c'è il cosiddetto saggio, il guru dalle cui labbra tutti pendono, troverete un confronto diretto, la possibilità di conoscere gente in gamba e a volte anche strutture e attrezzature utili. Purtroppo con l'avvento di internet i circoli stanno scomparendo, ma nelle grosse città ce ne sono, e ne rifiorisce anche qualcuno in provincia.


Passiamo a qualche prima segnalazione sui forum, con la certezza di non essere esaurienti:

Photo4u
: è forse quello con il maggior numero di utenti, e questo può essere un bene e un male. C'è tanta gente competente ma, a una prima occhiata, anche un po' di "casino", con utenti vari che formano gruppetti e simili. Proprio come nei circoli peggiori! Ma ci sono anche alcuni tutorial interessanti, e il sito, graficamente curato, è quello che resiste meglio al tempo e alle bufere che spesso spazzano via i forum
MaxArtis: ok, il sottotitolo è un pelo, giusto un pelo, pretenzioso. "la Massima espressione fotografica", si legge infatti. Però ci sono foto di ottimo livello, discussioni interessanti e un ambiente rigoroso. Ecco, se si potesse fare un mix tra questo e il forum precedente avremmo il sito perfetto!
JuzaForum: non è un forum grandissimo, ma l'ho scelto per la sua particolarità. Gestito da un ragazzo capace, è tutto incentrato sulla fotografia naturalistica. Per chi è interessato in particolare a questa branca dell'arte fotografica.
Photo.net: questo è un sito inglese, e tra tutti lo trovo il migliore. Un vero capostipite per i siti di fotografia, contiene un sacco di informazioni e articoli compilati da professionisti, un bonus. Non è un semplice forum, ma un portale a tutti gli effetti, e raduna moltissimi tra i migliori fotografi, amatoriali e non, al mondo. Visitatelo!
RFF: i suoi affezionati lo chiamano così, RFF. Che è l'acronimo per RangeFinderForum. Un sito piuttosto particolare, completamente dedicato alle macchine a telemetro (non vi preoccupate, più avanti vi spiegherò), vecchi apparecchi di grande fascino e tradizione. Un po' di nicchia, ma le foto sono in genere molto belle, e di alta qualità.

Naturalmente questi sono solo alcuni dei tanti siti in cui è possibile discutere di fotografia, e può darsi che aggiornerò il post se me ne ricordo qualcun altro. Se ne conoscete altri segnalatemeli!

strobist.com, per capire davvero a che serve il flash

Bisogna anche darsi dei capisaldi, no? E io vi propongo il primo, che non riguarda solo la fotografia digitale ma un po' in generale la tecnica fotorgafica relativa all'uso delle luci artificiali. Purtroppo è in inglese, come la maggior parte del materiale più interessante che si trova in rete, ma vale davvero la pena fare un po' di fatica per apprendere le utilissime informazioni di questo sito.

In realtà è un blog, strobist.com, proprio come questo, e quindi le nozioni sono diluite giorno per giorno. In compenso, però, con questa formula è più facile interagire con il proprietario del sito, il fotografo David Hobby, e con gli altri lettori. Il blog ha anche un gruppo flickr piuttosto attivo, che propone tante fotografie e discussioni sempre interessanti.

Insomma: se volete imparare ad usare il flash visitatelo!

domenica 6 aprile 2008

Mi presento!

Eccomi qui, con il mio primo blog. E lo dedico totalmente a una delle mie grandi passioni, la fotografia. La pratico ormai da tanti anni, e per un periodo sono stato anche professionista. Poi il digitale ha cambiato tante cose, e con queste il mio lavoro. Oggi mi occupo meno di fotografia e più di grafica, ma nel mio mestiere continuo ad utilizzare le conoscenze acquisite in questi anni.

Il web è una grossa miniera di informazioni per quanto riguarda questo campo, ma bisogna saperle scovare e interpretare. E con il blog che comincia oggi mi propongo proprio questo: darvi una mano, e in questo modo organizzare le mie conoscenze, nel vasto mondo della foto digitale.

A tra poco con i primi post!