venerdì 11 aprile 2008

Scegliere la macchina fotografica - II

Poniamo il caso che abbiate deciso di comprarvi una compatta. Certo, la qualità non sarò quella di una reflex, ma è piccola, tascabile. E a volte può anche non far rimpiangere le caratteristiche delle macchine ad obiettivi intercambiabili. Vediamo quando, con un esempio.


Questa macchina è una Fujifilm finepix s6500fd, una di quelle che vengono definite macchine "bridge", per la loro caratteristica di fare da ponte, appunto, tra apparecchi meno impegnativi nell'uso e macchine professionali.
Analizzandola è possibile capire perchè, in alcune occasioni, una macchina come questa può sostituire una reflex.
Innanzitutto la forma: ricorda qualcosa, vero? L'impugnatura sul lato destro garantisce una presa naturale e sicura. Poi l'obiettivo: fuoriesce dal corpo macchina, e perciò lo si può usare per sostenere con la mano sinistra l'apparecchio. Una ghiera rotante permette di selezionare con precisione la focale da utilizzare, e l'anello anteriore può essere impugnato per utilizzare la modalità di messa a fuoco manuale. Anche il range di focali (in uno zoom, l'ampiezza di campo minima e massima inquadrate) è d'aiuto: 28-300mm, e questo giova moltissimo alla versatilità, dato che è difficile che, nelle situazioni fotografiche più comuni, ci troviamo senza l'inquadratura giusta. Il flash sollevabile, poi, permette in qualche senso un'illuminazione migliore delle zone buie, e la sua efficacia come lampo di schiarita viene aumentata. La rotella di selezione, posizionata appena dietro il bottone di scatto, permette di scegliere tra le varie modalità operative fornite da una moderna reflex: A (priorità ai diaframmi), S (priorità ai tempi) ed M (tutto manuale), che possono essere usate per "dominare sulla macchina" e scegliere in libertà come una foto dovrà risultare; altre modalità, quali quelle per il paesaggio o per la macro, completano il quadro semplificando la vita. E infine, ciliegina sulla torta, una questione un po' tecnica: la presenza della modalità RAW: il RAW, "crudo, grezzo" in inglese, è il formato nativo dell'immagine, il corrispondente in digitale del negativo non trattato. Rispetto ad altri formati, come il jpeg, non è compresso, ed è un formato detto "lossless", perchè non perde informazioni in salvataggi successivi. Permette trattamenti più spinti sull'immagine, e conserva rispetto al jpeg molte più informazioni sull'immagine stessa. Avendo un RAW, quindi, sarà ad esempio più facile recuperare un'esposizione sbagliata.

Insomma, ecco completata una breve analisi di come una compatta digitale dovrebbe essere per soddisfare il fotografo smaliziato. Potete raffrontare queste caratteristiche quando vorrete scegliere la vostra futura compatta.